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Carlo Gargiulo

Vedo l’artista veggente come Rimbaud
Arrivo e spacco, 24 ore di show
Perché lo so che è bello breve ma intenso
Ma queste puttane infondo sanno che se dura è meglio
Io che mi attacco a un concetto con unghie e denti
Fede in me stesso, non in un Dio e suoi dipendenti
E con il capo chinato sembriamo infetti
Inermi, attratti dalla luce, come insetti
Ed io che pratico l’autodegradazione
Voglio scindermi in eterno fino a essere un nome
In un processo catabolico, diabolico sul mic
Sto con GG nello studio siamo morty e rick
Stanza singola 107
Mi sento devil come Jin in tekken
Faccio buchi sulla base come un black and decker
Queste barre per chi dice “non sai fare il rapper”
Bevo la vita bevo tutto in un fiato
Per tutte le puttane e tutti i giorni che ho amato
Per le belle persone che alla fine ho odiato
E non rimpianto il percorso anche se in parte errato
E c’ho impiegato troppo tempo
Per capire che alla fine poi da solo sto meglio
E poi con te stavo peggio
E poi con te stavo peggio
E sputo fuoco ma non siamo al circo
E la mia vita sarà dentro un libro
Ho il potenziale da sempre come anakin
E se muoio è per onore sarà un harakiri
Ti voglio bella e dannata, sai che ci spero
Vorrei ammazzarti e portarti a San junipero
Staremo insieme per sempre in un cimitero
Ed un sorriso vale più del denaro
Tu me lo doni solamente per togliermelo di mano
E già da prima mi fidavo di rado
Voglio strapparti via la pelle fino all’ultimo strato
Per vedere che nascondi dentro
Se davvero il tuo cuore è in cemento
Dov’è e il covo del risentimento?
Perché piangi se ti davo 100?
Non mi contengo non ne trovò il motivo
Perdere tempo co una troia un po’ mi ha tolto il respiro
Sciolgo ogni legame, per sentirmi vivo
Se conosco qualcuno ne ho paura e di rito
Scolo calici di vino
E con l’arte che mi sento divino
Se mi elevo davvero
Stavolta faccio sul serio
Piscio sulla testa di questi finti rapper di paese
Sulla base sono in rosso come a fine mese
Hanno solo da imparare vabbè
Chi parla poi alla fine non fa niente di che
E cazzo non la voglio questa vita normale
L’ambizione da la spinta per salire Le scale
Il talento fosse vento soffierebbe più forte
Spaccherebbe tutto, scardinando le porte
Una iatro non può togliermi la vita
Nella testa non c’ho sogni c’ho Guernica
Sputo fuori tutto l’odio come un mitra
Solo Cristo concepisce la fatica
È dici alla tua amica che ti parla di me
Che se vuole me lo spiega che le offro un caffè
Quella festa tu da sola io che ero nel privé
Le attenzioni che cerchi tienitele per te

Curiosidades sobre a música 1 0 7 de Zero

De quem é a composição da música “1 0 7” de Zero?
A música “1 0 7” de Zero foi composta por Carlo Gargiulo.

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