Melodramma pop
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Io salgo sopra un albero e m'incanto
Appare tutta la mia vita dall'alto
Non quella di un santo, non ne faccio un vanto
Indietreggia il tempo, è maggio, le ciliegie
Fischia dolce il vento e guarda chi si vede
Un quindicenne con la chitarra nuova
E tutto il corpo ride mentre suona
E vuole fare l'arte e se ne sta in disparte
I pugni se li prende, di nulla mai si pente
Ma ha passione e fede, nell'amicizia crede
Il mio è un melodramma pop, ci vorrebbe Freud
E per scriverlo James Joyce o meglio ancora Totò
Gli anni avanzano e avanza la speranza di Ron
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
E c'è un trentenne che sta sempre in concerto
E ogni palco è un mare aperto o il cuore si danna
E con lo sguardo spazia, l'amore lo condanna
E l'ultimo lo grazia
Più ne beve e mangia e meno lui si sazia
Il mio è un melodramma pop, ci vorrebbe Freud
E per scriverlo James Joyce o meglio ancora Totò
Gli anni avanzano e avanza la speranza di Ron, di Ron
Il mio è un melodramma pop, ci vorrebbe Freud
E per scriverlo James Joyce o meglio ancora Totò
Gli anni avanzano e avanza la speranza di Ron
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Quello che sono adesso mi viene incontro
Allora scendo e accetto il confronto
Lui ha l'irrequietezza, io tifo per la gioia
Lui cerca la saggezza, io quasi non ne ho voglia
Che l'ovvio mi deprime e l'ordine mi annoia
Uh, il mio è un melodramma pop, ci vorrebbe Freud
E per scriverlo James Joyce o meglio ancora Totò
Gli anni avanzano e avanza la speranza di Ron, di Ron
Il mio è un melodramma pop ci vorrebbe Freud
O forse James Joyce, o meglio ancora Totò
Gli anni avanzano e avanza la speranza di Ron
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Io salgo sopra un albero e m'incanto
Appare tutta la mia vita dall'alto (ah-ah)