Mentre io sono qui

Matilde Rastelli

Apri le mani e mi chiedi
Di restare un minuto in più,
Mi guardi le piante dei piedi
Come le vorresti tu.
Sogni perché non ti costa nulla
Anche se ami la tua terra brulla,
Non quanto ti ama Dio
Anche se non ti sembra,
Tra i poveri di Rio
Cerchi un riparo all’ombra
O speri che un violino
Sovrasti una bomba.
Urli forte, ma l’eco non torna.

E poi ti senti vuoto
E poi ti senti perso
Come se fossi a nuoto
In mezzo all’universo,
Uno scarto di plastica
Nel cassonetto,
Una pagella in tasca
E un sogno nel cassetto.
Mentre io sono qui.

Corri nel buio dei vicoli
E scappi dai tuoi demoni,
Quelli che scrivono articoli
Non sanno che ti innamori
Proprio di chi ti ha spaccato le labbra
E tu che per anni hai ingoiato la rabbia.
A volte solo un ago
Con una sostanza
È l’unico tuo vago
Stato di speranza.
Ho tutto quanto in mano
E tu neanche una stanza,
Ho tutto quanto in mano,
Tu neanche una stanza.

E poi ti senti vuoto
E poi ti senti perso
Come se fossi a nuoto
In mezzo all’universo,
Uno scarto di plastica
Nel cassonetto,
Una pagella in tasca
E un sogno nel cassetto.
Mentre io sono qui.

Fa’ come fossi invisibile e scappa veloce.
Fragile cuore sensibile, il mondo è feroce.
Dimmi chi ti ha abbandonato come fossi in croce.
Non è stato Dio.
Sono stata io.
Sono stata anch’io.

E poi ti senti vuoto
E poi ti senti perso
Come se fossi a nuoto
In mezzo all’universo,
Uno scarto di plastica
Nel cassonetto,
Una pagella in tasca
E un sogno nel cassetto.
Mentre io sono qui.

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