Dalì

Appino

[Testo di "Dalì"]

Giovani si nasce, non ci si diventa
Morto l'11 novembre, nato il 23 dicembre
Lo diceva quel signore seduto alla stazione
Non è vino, c'è Dio in quel cartone
Ma che soddisfazione

E tutta la pensione vola in un pomeriggio
Per un gran lavoratore non c'è peggior supplizio
Alla fine un dissidente, per sua stessa vocazione
È destinato alla persecuzione
Lo chiamavano Dalì

Dalì era il soprannome, soltanto per i baffi
Il bingo una passione recente, ma negli anni
Biliardo in gioventù, nevrosi da marito
E la bara avvolta in una bandiera
Nessun tricolore, soltanto rossa e nera

Dalì

Se un giorno tornerò, che non si può mai dire
E mi vendicherò di tutto quel patire
E di tutta questa gente, che nessuno è innocente
E Dio, magari sono io, magari anche no

Io c'ero anche riuscito a far quadrare il cerchio
Le scarpe a mio figlio, una moglie nel mio letto
Ma un padre si dimentica, un uomo si consuma
E alla fine è una grossa fregatura
Lo vedrete anche da voi

La vita è un'avventura, ma non esiste cura
Di essere normale tu non aver premura

Dalì
Dalì
Dalì
Dalì
Dalì

Curiosidades sobre a música Dalì de The Zen Circus

Quando a música “Dalì” foi lançada por The Zen Circus?
A música Dalì foi lançada em 2014, no álbum “Canzoni contro la natura”.
De quem é a composição da música “Dalì” de The Zen Circus?
A música “Dalì” de The Zen Circus foi composta por Appino.

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