Della Notte

La mano sul vetro mentre guardo fuori
Il tuo corpo steso rapito dagli avvoltoi
Ci sognavo grandi, più distanti dei tanti che dicevano "Scappa finché puoi"
Fuori a giocare come fossimo eroi, finché poi non hai deciso di farmi fuori
Questa veste bianca ha deciso per me, affinché il mondo non potesse più mettermi ai rovi
E mi chiedo perché piango quando scrivo, o meglio grido
Con le lacrime sul mio viso
Potete abbattermi, ma non distrarmi finché ancora una pagina rimarrà bianca quando vivo
Vorrei guardare il mare in burrasca
Ma un muro bianco ci divide in questa stanza
E mi chiedo perché rido quando grido, o meglio incido la mia voce sul fodero del cuscino
Un'ombra che mi fissa dall'oculo
Il sole nero risplende nelle notti di giubilo
Ali nere sbattono in festa, si manifesta a notte fonda
Sotto l'ira di una forma d'onda
Mi rimane questo foglio bianco, toccarlo con le braccia scrivendo col pianto
Qualcuno leggerà le mie ultime parole, così gelide da impedirvi di asciugarle al Sole
Bastardi
E non posso scrivere ciò che vorrei dire
Prima di partire, voglio andare a fondo senza mentire
Ora spiegami come stare sui petali, se per una goccia rischio di morire (Spiegami)
Mi hanno detto che è già tutto scritto
Che ho fatto sempre parte del suo grande dipinto
Allora perché è così strano questo disagio insano
Nato dall'infamia dell'essere umano
Tocca il mio corpo e guarda intorno, toccalo
Per vedere il buio di questo mondo
Non è follia la mia, l'ha detto l'autopsia: un povero disgraziato immerso nella sua poesia
E nessuno gli dice perché sente i cori quando è fuori, girando alle sette con i primi amori
E nessuno di quel parchetto gli ha mai detto che la ruota della morte prende solo i buoni