TESTAMENTO (oɔsǝɔuɐɹℲ)
Fermo, fai a pausa, ascolta un morto che parla
La storia di un corpo senza anima che si smarrita inseguendo un'altra
Il testamento di un'anima prava, dedita al male, scritto a notte e tarda
Senza uno specchio, tramite la pagina mi guardo dentro come in una lastra
La verità è spesso una farsa, il dolore è spesso mentale
Fuori un falsario abile sul palco, nella testa imputato in tribunale
Abbandonato nell'ultimo atto, nel pieno del gran finale
Togli la maschera e scopri le carte, guardati allo specchio, nulla reale
Il palco è fragile, il finale d'impatto
Vinci da solo col coltello tra i denti, muori in compagnia col coltello sul fianco
Ho fatto un monologo sulla mia vita, il tema centrale è un amore spassionato
Vai dietro le quinte abbassa il sipario, ho fatto soldout sul il mio più grande fiasco
Per tutte le notti in che ho pianto e avevo un vuoto nel petto
Un cuore che pesava tanto, non pensavo che aprile fosse il mese più freddo
Ci sono abituato, son nato in inverno e fa sempre più freddo se soffri in silenzio
In cima ad un palazzo vedi tutto meglio, non capisci se è un sogno o se sei ancora sveglio
Sono morto di nostalgia, mi hanno ucciso i vecchi ricordi
Sono ancora legato al passato, ma non sono fatto per legami forti
Ho colmato la noia con legami corti, non vedo un futuro, ho monete sugli occhi
Nel mondo dei vivi son l'unico morto, e sarò da solo nel mondo dei morti
Sono la vittima e anche il mandante, son tanti i motivi per cui l'ho fatto
La rabbia mi comanda, è il mio carburante ,un cuore grande, un ego smisurato
Son figlio del pianto, son figlio delle ansie
Son figlio dell'odio, son figlio del male
Sono vagabondo in un mondo infernale
Non ci sarà nessuno al mio funerale