Come si fa
[Strofa 1]
Come si fa a godersi tutto, lavoro duro
Sogni chiusi in se stessi la chiave non la butto
Conosco me, i miei vicoli li esploro
Nei pressi di un cuore in volo
Mi consolo con un giorno nuovo
L'acqua calda mi bagna, lava ciò che non sono
Porta la sfida del domani grida al mio perdono
Mi lascia solo e asciutto, ignoro il freddo
Bevo il succo della libertà
L'assaporo ora che vedo il trucco
La nostalgia mi ha distrutto
Maledetta sia la terra che mi ha partorito
Madre della meraviglia
Lascio gli occhi solo tutto ciò che brutto
Poi mi bisbiglia alle orecchie "figlio mio, ti amo, lascia tutto"
Parti via da tutto questo
Via dal sole, via dal resto, via dalle persone sole
Schiavo del contesto
Si fa presto a dire "scappo"
Ma qual'è il nesso
La libertà è dentro
Ovunque sei è lo stesso
[Ritornello]
Chissà come si fa
Ad essere liberi da se stessi
Da paure e complessi
Da specchi rotti e riflessi
Come si fa?
Chissà come si fa
Ad essere liberi da se stessi
Da paure e complessi
Da specchi rotti e riflessi
Come si fa?
Come si fa?
[Strofa 2]
Ho visto vipere girare sempre intorno a me
Ho visto i miei fratelli andare via prima di me
Tutti soffrire le catene con l'aria da re
Ho visto il mio futuro crescere verso di me
La musica chiama il mio nome
Ricordo ancora le parole, quella sensazione
La voglia di sentirmi libero senza padrone
Nella ricerca di stimoli e di ispirazione
La ricerca di me stesso mentre la cultura muore
E si rinnova dentro chi la vuole
Mentre chi banalizza l'anima delle persone
È imposto a tutti i nuovi canoni dell'espressione
Il cuore mi si cicatrizza
Vuole la rivalsa
Dell'orgoglio di chi suda per la redenzione
Mentre una giornata passa, schiavi di una cassa
Che batte il suono viscido del suo valore
[Ritornello]
Chissà come si fa
Ad essere liberi da se stessi
Da paure e complessi
Da specchi rotti e riflessi
Come si fa?
Chissà come si fa
Ad essere liberi da se stessi
Da paure e complessi
Da specchi rotti e riflessi
Come si fa?
Come si fa?
Come si fa?
Come si fa?
Come si fa?
Come si fa?