La mia libertà

Enrico Ruggeri

Non ho voglia più di scrivere canzoni appassionate
E presentare i miei fantasmi in società
Sottopormi alle censure preventive, agli epitaffi
E raccontare quanti schiaffi ho ricevuto dalla vita e dal destino

E non è per solitudine o per disabitudine
Ma tiro indietro la mia mano
Ed evito il riflesso pavloviano della gente
Tra pensieri più leggeri del mio fumo

Verbi coniugati in un futuro di approssimazione
Mitridatizzati dalle regole e dalle eccezioni
Soli dal tramonto fino a sera

La mia libertà sarà restare solo
La felicità sarà spiccare il volo
Oltre le montagne e le campagne e le città
Senza età

Non mi va più di combattere battaglie disperate
e di simulare un'indole non mia
Nel distopico finale che distrugge l'utopia
Ho lasciato sentimenti e fantasia nella fatica del cammino

E non è per consuetudine o per ingratitude
Ma tiro indietro la mia mano
E cerco un personale meridiano inesistente
E non apro la mia anima a a nessuno

Fuori dal recinti limitati dalle convenzioni
Verso spazi unici che non hanno mortificazioni
Soli dal tramonto fino a sera

La mia libertà sarà restare solo
La felicità sarà spiccare il volo
Oltre le montagne e le campagne e le città
Senza età

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