Giorgio e Piero: Atto secondo
Il luminoso pomeriggio d'Aprile era ormai terminato
Quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati
Nelle segrete
Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente
Il pene nell'ano, quando, ad un tratto, videro un piccolo
Soldo di cacio avvicinarsi
Era il nano Gurt che, sbuffando dalle enormi froge
Li liberò
Per sdebitarsi i due gli donarono un tozzo di pane
Ed un piccolo crogiuolo
"Potrai forgiarvi ciò che vuoi" gli dissero
Una festosa salva di peti salutò la loro partenza
"Ma dove andrete?" gli gridò Gurt
"Andremo alla ricerca del pene d'ebano!"