Giornate Storte

Lorenzo Mariottini

Esco che fa freddo fra oggi ha piovuto forte
Sembra di guardarmi dentro, ho chiuso finestre e porte
A quelli che dicevano "non ce la fai" e a volte
L'ho pensato anche io stesso ma mai da dargli ragione
E adesso guardami
Da solo o con i grandi che
Faccio fatica rinfacciarmi con i miei coetanei
So che non è colpa loro ma forse dei troppi sbagli
Che han portato ad esser uomo un ragazzino allora fragile
Ed entro a scuola in prima si al contrario di tanti che
Dicon di entrare dopo per sentirsi un po' più grandi ma
A scuola andavo bene fra mai portato problemi
Non c'era abbastanza spazio già a casa eravamo pieni
Con mio padre che beveva
Mia madre che urlava
Un fratello da proteggere
Dai usciamo di casa
Lui 12 io 18 si rimanevamo in piazza
Si quella che ci ha cresciuto ha formato quella corazza
Ed ora basta
Meglio passare ad altro che se oggi vuoi arrivare devi dire qualcos'altro
Tipo di quanto sei figo con i tuoi fratelli a fianco
Ma non frega un cazzo di un pubblico un po' più ampio.
E quindi non c'ho gli argomenti, parlo di come mi sento
Si di quando vado a letto chiudo gli occhi e mi addormento
E oggi non mi accontento solo di avere ragione
Ma di aver voltato pagina a una vita migliore

E non lo so
Come fare a volte
Che mi tengo dentro
Fin troppe cose
Le giornate storte
In cui non dormo proprio
Sto in casa da solo
In cui scrivo l'odio
Che mi tengo dentro
Per colmare il vuoto

E passiamo alla seconda si parliamo di adesso dove rientro a casa prima che domani mi alzo presto
Ma stasera non ho sonno un po' come tutte le altre e allora scrivo di un sogno che oggi vedo ancora grande
Poi scendo giù in strada mi chiederai di domani ma è inutile stare a casa se hai i pensieri giganti
E mi becco con un amico che conosco da anni, si siamo cresciuti insieme ormai ci capiamo entrambi
Gli dico che ultimamente è strano quando mi parlano, è più le volte che sto zitto per non causare danno
E ancora mi meraviglio non so questi come fanno a lamentarsi di tutto quando i problemi non li sanno
Ma poi penso "è normale beh sono io quello strano"
Se ho lo stesso problema quasi con ogni coetaneo
Per lo più coi ragazzi, parlo di più co un'amica
Poi penso al mio passato, alla sua famiglia istruita
Parliamo di com'era prima e quanto tempo è passato
Quando usavamo gli zaini come porte del campo
E non avevo il telefono mamma non la chiamavo
Ma lei stava tranquilla sa che a una certa rientravo
Com'era bello in due sul motorino, senza casco e il vento freddo
Si tornerei ragazzino, senza un cazzo stavo meglio
E ora ci salutiamo che poi si fa troppo tardi lo ringrazio come sempre bro ci sentiamo domani

E non lo so
Come fare a volte
Che mi tengo dentro
Fin troppe cose
Le giornate storte
In cui non dormo proprio
Sto in casa da solo
In cui scrivo l'odio
Che mi tengo dentro
Per colmare il vuoto

Curiosidades sobre a música Giornate Storte de Dust

De quem é a composição da música “Giornate Storte” de Dust?
A música “Giornate Storte” de Dust foi composta por Lorenzo Mariottini.

Músicas mais populares de Dust

Outros artistas de Rock'n'roll