Carta Di Giornale
Ho lasciato parole andare
Sulla carta di giornale
Quelle belle, quelle che ti fan star bene
Quando era Giugno e c'erano le feste
A prender treni per andare via
Da casa tua fino a casa mia
Niente bugie
Niente apatia
E quelle birre in una pioggia estiva
Io stavo male ma non per la vita
E sorridevo controcorrente...
Contro la gente per cui vali niente
E adesso è tardi e non ho voglia di tornare o di scappare
Il sole splende tra i palazzi ed i terrazzi vista mare
E non mi importa se sto solo...
Forse è solo che mi importa di amare
Quei chilometri, il sudore in faccia
Le gambe stanche, il respiro corto
Io correvo fino a farmi del male
Non è scontato respirare...
Fino a sentirmi in cuore un pugnale
Come la prima storia andata male
E mi hai detto che prima o poi
Dovrò pure andare a lavorare
Ma tu lo sai, la provincia ed i parchetti al sole
Di tutto quello con cui siamo cresciuti
Io ho annotato articoli sconosciuti
E adesso è tardi e non ho voglia di tornare o di scappare
Il sole splende tra i palazzi ed i terrazzi vista mare
E non mi importa se sto solo...
Forse è solo che mi importa di amare