Anna

"Uff, neanche la mattina presto si può circolare
Carini, calmi… andate calmi
Ma perchè non se ne stanno a casa a dormire tutti questi lavoratori?
Almeno la domenica mattina…"
Pioggia di soldi cade presuntuosa su di me
Non racconti niente, tu sei assente, sai perchè
In testa hai il verde, la carriera ed il successo
In casa mia sono un fantasma, mi dai la schiena a letto
Penso, mercoledì ho il concerto e dormirò due ore
Giovedì al funerale, si del senatore
Il venerdì invece colazione fuori
Poi palestra, parrucchiera, Vicky, si ripete così
Però basta, adesso basta
Vado veloce e abbasso i finestrini perchè manca l'aria
E sono stanca e annoiata
Sappi la felicità non guarda dentro la tua tasca
Tra le tue braccia Renzo mi son sentita viva
Per la prima volta penso qualcosa in me brilla
Sei così buono e generoso, intorno ho solo automi
Sono macchine eppure si fanno chiamar signori
"Voglio viaggiare Renzo. Scappiamo, andiamo lontani, io e te
Ma vuoi guidare tu? Dai, guida tu! Vabbè è uguale alla seicento, non ti preoccupare
E' facile dai, non ti spaventare"
Mi fai sorridere temi che la pelliccia ti morda
Non capisci che di me hai una visione distorta
E sono assorta io quando mi dai la mano
Non riesco a sentire quali sono le tue dita e le mie
E andiamo piano, perchè so che non ti fidi
Credi che nei miei sorrisi ci siano doppi fini
Però sto proprio bene, ti guardo e sto sognando
Voglio un futuro con te, sento forte che ti
"Ma… Oddio, la macchina sta fumando
Ma sei un cretino guarda, lo sapevo io non avrei dovuto farti guidare
Ma sei pazzo con la pelliccia? Usa la tua giacca! Ma che ci faccio con uno come te?"