Il regno dei cieli
Luce di Orione, grembo materno
Autogestione, università
Pioggia d'estate, racconto d'inverno
Beatrice terza media che mi sfiora e poi se ne va
San Marco e Michele gazza ladra nel grano
Placenta e tabacco, fionde della via Pal
Cori alla messa, masturbarsi alla grande
Mio padre che ritorna dal lavoro, Guccini Sandokan
Il regno dei cieli è un torrente di pensieri
La storia della piena che affonda i nostri cuori
Dirtelo e invecchiare all'immagine di un mondo perduto
In motocicletta di porto alla stazione
Poi tu cominci a piangere, passa una canzone
Il regno dei cieli è il montaggio non l'intero girato
È la nebbia che corre l'entità dell'assente
Ci nasconde le prove
Che la vita dell'uomo è poco significante
Ci protegge dal niente
Ritrovamenti di oggetti perduti
Viaggi sui bruchi del luna park
Morso dato a una mela, pianti di sala parto
Mia madre che in un sogno mi accarezza
Certi porno, l'odissea
Il regno dei cieli è un torrente di pensieri
La storia della piena che affonda i nostri cuori
Dio ce ne regala un pezzetto per non farci impazzire
Il regno dei cieli è una scatola di fuoco
L'ombra dell'amore che ci hanno procurato
Dio talvolta scosta il coperchio e ce le lascia guardare
È lo smalto che copre l'evidenza del vuoto
E cancella gli indizi che la vita dell'uomo dentro questo mercato
Non ha significato
Oh
Mio Signore vienimi a salvare
Quando il giorno brucia in tutto il suo squallore
Appare mio Signore vienimi a salvare
Quando ho sete o fame o devo vomitare
Vieni mio Signore, vienimi a salvare
Quando il giorno brucia in tutto il suo squallore
Appare mio Signore, vienimi a salvare
Quando ho sete ho fame o devo vomitare
Vieni mio Signore, vienimi a salvare
Quando il giorno brucia in tutto il suo squallore
Appare mio Signore vienimi a salvare
Quando ho sete o fame o devo vomitare
Vieni mio Signore, vienimi a salvare
Quando il giorno brucia in tutto il suo squallore
Appare mio Signore, vienimi a salvare
Quando ho sete ho fame o devo vomitare
Vieni